Le Fontane di Roma
A partire dal Rinascimento, grazie alla costruzione dei nuovi acquedotti, i papi ebbero a disposizione l'acqua e poterono ordinare la realizzazione di numerosissime fontane che ancora oggi adornano la città.Fontane dell'acqua Vergine
Gregorio XIII - Ugo Boncompagni 1572 -1585Fontana del Trullo (1572, Giacomo Della Porta) in Piazza del Popolo; nel 1818 fu smontata; nel 1849 a san Pietro in Montorio dopo 20 anni nuovamente smontata nel 1940 si ricostruirono i due catini trafugati; nel 1950 fu sistemata in piazza Nicosia.
Fontana del Moro (1574, Giacomo Della Porta)il solo catino in piazza Navona; successivamente abbellita da Innocenzo X e Clemente XI; nel 1651 viene modificata dal Bernini.
Fonte del Nettuno (1574, Giacomo Della Porta) in piazza Navona; inizialmente esisteva il solo catino ed era chiamata fonte dei Calderari; nel 1873 vengono aggiunte le sculture da cui prese il nuovo nome (opere di Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta).
Fontana di piazza della Rotonda o del Patheon (1575, Giacomo Della Porta); modificata con Clemente XI nel 1711, su lavoro del Bernini.
Fontana di piazza Colonna (1576, Giacomo Della Porta); modificata nel 1830.
Fonte del Babuino - (1576) realizzata utilizzando la statua e la vasca di provenienza antica romana; posizionata sulla via Paolina, ora via del Babuino, fu smontata e smembrata nel 1876 e ricomposta nel 1957 sempre in via del Babuino ma a fianco di S.Anastasio dei Greci.
Fonte della Lupa presso S.Niccolino in Campo Marzio (1574) - scomparsa
Fonte del Nilo(1577) e dell'Eridano (1575) presso Monte Giordano - scomparse
Fonte del Leone a S. Giovanni de' Fiorentini (1578) - scomparsa
Fonte delle Grazie (sito sconosciuto)
Sisto V - Felice Peretti 1585 - 1590
Lavatoio a destra del trivio (1586)
Fontana delle Tartarughe (1581-1588 su disegno di Giacomo Della Porta), opera di Taddeo Landini posizionata in piazza Mattei.
Fontana di piazza San Marco (1590, Giacomo Della Porta) smantellata ad inizio 1800 e trasferita al Pincio.
Fontana della Terrina (1590, Giacomo Della Porta) inizialmente in Campo de' Fiori, dove ora si trova una copia; attualmente l'originale in piazza della Chiesa Nuova.
Fonte della Scrofa presso s.Trifone
Fonte del Facchino sul Corso ora sul fianco di s. Maria in via Lata.
Fonte di Banchi, ornato coi draghi gentilizi
Fonte alla chiavica di s. Lucia
Fonte di s. Maria del Pianto al ghetto
Fonti privata al collegio romano
Fontanelle di piazza Venezia, de' Pastini, di via del Bufalo, delle Convertite, di via della Vite, di Borghese, di Ripetta.
Clemente VIII - Ippolito Aldobrandini 1592 - 1605
fontana nell'atrio di s. Luigi dei Fancesi (1600)
Urbano VIII - Maffeo Barberini 1623 - 1644
La Barcaccia in piazza di Spagna
Innocenzo X - Giovanni Battista Pamphili 1644 - 1655
Fonte Agonale dei quattro fiumi (1647), in piazza Navona, su disegno del Bernini. Il Bernini scolpì le rupi; i quattro fiumi furono scolpiti da Andrea Lombardi, Claudio Odam, Francesco Baratta, Jacopo Fancelli.
Clemente XI - Giovanni Francesco Albani 1700 - 1721
realizzò nella forma attuale la conca Gregoriana del Pantheon (1711); su disegno di Barigioni, la rupe fu tagliata da Pincellotti, i delfini scolpiti da Vincenzo Felici.
Sempre il Felici realizzò il porto di Ripetta nel 1704 e successivamente sostituì le due fontanelle del porto con la duplice mostra di Alessandro Sacchi e Carlo Fontana; tale mostra fu distrutta nel 1878 dagli speculatori di Prati di Castello (il quartiere Prati), rimanendo il Comune a conoscenza dei fatti e non intervenendo
Clemente XII - Pietro Francesco Orsini 1730 - 1740
Fontana di Trevi su disegni dell'architetto Niccolò Salvi
Morto Clemente XII pochi mesi prima del completamento dei lavori, Benedetto XIV inaugurò la mostra di Trevi nel 1744, definendo anche l'assetto del Castello di distribuzione attuale.
Fontane dell'acqua Felice
Sisto V
Fontana del Mosè (1587, Giovanni Fontana) mostra dell'acqua Felice in piazza S.Bernardo.
Fontana della dea Roma (1587, Matteo Bertolani) in piazza del Campidoglio addossata al palazzo Senatorio.
Fontane dei Leoni (1588, Giacome Della Porta) alla base della scalinata del Campidoglio, due fonti gemelle, realizzate con un leone in basalto che getta acqua in un vaso di pietra.
Fontana di piazza dell'Ara Coeli (1589, Giacomo Della Porta)
Fontana dei Dioscuri (1590, Domenico Fontana) in piazza del Quirinale; Nel 1782 i dioscuri furino spostati, venne posizionato l'obelisco e la vasca fu rimossa andando perduta, sostituita da una vasca in granito che era precedentemente utilizzata come abbeveratoio in campo vaccino.
Fontane dell'acqua Paola
Innocenzo VIII (fine XV secolo) costruì fontane in s.Pietro.Alessandro VI restaurò le fontane di s.Pietro e riportò l'acqua alla fonte di s.Maria in Trastevere.
Paolo V - Camillo Borghese 1605 - 1621
Mostra dell'acqua Paola (1609-1612) sul Gianicolo provvista di cinque piccoli bacini.
fontana del Belvedere (1609), realizzata con una vasca monolitica di granito orientale, scoperta nel 1510 nelle terme di Tito
Mostra dell'acqua Paola dal lato cistiberino, opera realizzata su disegno di Domenico Fontana smontanta in modo piuttosto brutale dagli ingegneri che procedevano alla realizzazione dei muraglioni e rimontata successivamente dall'altro lato del Tevere, dove è ancora oggi.
Fontana Nord di piazza s.Pietro, su disegno di Carlo Maderno, che utilizzò una vasca di granito orientale.
Fontane nei giardini e palazzi vaticani, sempre su disegni del Maderno
Bacino in piazza Scossacavalli
Fontana dinnanzi a s.Pietro in Montorio adornata con torri e leoni di Spagna; essendo realizzata in stucco si distrusse molto rapidamente.
Nel 1615 il cardinale Alessandro Orsino realizzò
Alessandro VIII (1691) sostituì le cinque vasche della mostra dell'acqua Paolina con un unico grande bacino ed ampliò la piazza antistante; Paolo Borghese (1698) cinse il bacino con le colonnette in marmo lunense ornate di aquile e draghi e sedili in ferro.
Fontana del Moro
La fontana del Moro si trova nel lato meridionale di piazza Navona; commissionata fa Gregorio XIII a Giacomo della Porta nel 1574 è una delle prime realizzate per abbellire la città alimentate dall'acqua Vergine.Originariamente la vasca interna mistilinea era su un podio con due scalini; subito dopo venne circoscritta da una cancellata.
I quattro tritoni erano quelli realizzati per la fontana di piazza del Popolo e mai usati scolpiti da alcuni artisti fra Taddeo Landini, Giacobbe Silla Longhi, Egidio Della Riviera, Simone Moschino; per questa si realizzarono i quattro gruppi ci un mascherone tra due delfini.
Nel 1651 Innocenzo X incaricò il Bernini di modifiche a questa fontana; fu eliminata la cancellata ed i due scalini furono sostituiti da una nuova vasca più bassa che conteneva la prima. Al centro della prima vasca il Bernini disegnò una figura maschile che trattiene un delfino per la cosa; il gruppo scultoreo venne scolpito da Giovanni Antonio Mari; dal momento che la statua pare avere i tratti somatici di un uomo di colore, la fontana prese il nome del Moro; pare che per il volto del Moro Bernini si ispirò ai tratti della statua del Pasquino.
Nel 1874 tutti i gruppi scultorei furono rimossi e sostituiti con delle copie realizzate da Luigi Amici. Gli originali per motivi ignoti furono successivamente ricollocati in altri luoghi; i tritoni ad esempio si trovano ora nella fontana del laghetto di Villa Borghese.
La statua del Moro che ha dato il nome alla Fontana, opera di Giovanni Antonio Mari su disegno di Bernini
Fontana della Terrina
La fontana della Terrina è collocata dal 1924 in piazza della Chiesa Nuova.Terminato il restauro dell'acqua Virgo nel 1570 si realizzarono delle ramificazioni verso Campo Marzio e su incarico di papa Gregorio XIII si progettò la realizzazione di numerose fontane.
Fu realizzata da Giacomo della Porta nel 1590 per essere collocata in piazza Campo dé Fiori, dove oggi è la statua a Giordano Bruno.
Originariamente non aveva il coperchio in travertino ed essendo Campo dé Fiori un mercato popolare, era costantemente riempita di rifiuti del mercato, finquando nel 1622 non fu realizzato il coperchio; originariamente era composta di due vasche, una posta a livello del pavimento stradale a causa della scarsa pressione dell'acqua che lì giungeva ed una seconda, di forma ovale ed ora collocata alla Chiesa Nuova; sui bordi della vasca interna erano quattro delfini che gettavano l'acqua nella vasca esterna ma realizzato il coperchio i delfini furono tolti ed in breve scomparvero.
L'autore del coperchio vi incise:
AMA DIO E NON FALLIRE. FA DEL BENE E LASSA DIRE. MDCXXII
Nel luogo ove era la fontana 22 anni prima fu bruciato Giordano Bruno.
Nel 1899 la fontana fu tolta per porvi al suo posto la statua a Giordano Bruno.
Nel 1924 si decise di riporla nella piazza, ma vi fu messa una copia oggi lì visibile; l'originale venne invece posta dove si trova ora, in piazza della Chiesa Nuova, che era stata creata in conseguenza dell'apertura di Corso Vittorio, mentre originariamente di fronte alla Chiesa Nuova era una piazzetta.
Fontana dei quattro fiumi e obelisco Agonale
Collocata al centro di piazza Navona fu commissionata da papa Innocenzo X della famiglia Pamphilj al Bernini nel 1651.
Vedi anche: obelisco agonale.
La fontana, una delle più famose e belle di Roma, si compone di quattro figure maschili poggiate su degli scogli in travertino scolpiti da Giovan Maria Franchi nel 1648; le statue sono allegorie dei quattro principali fiumi della terra, uno per continente: il Nilo (Giacomo Antonio Fancelli, 1650), il Gange (Claude Poussin, 1651), il Danubio (Antonio Raggi, 1650) e il Rio della Plata (Francesco Baratta, 1651).
Al di sopra si erge l'obelisco agonale (piazza Navona era nota come piazza in Agone), anche noto come obelisco Pamphilius.
Il Rio della Plata sembra volersi proteggere con la mano dalla chiesa di Sant'Agnese in Agone che crolla; la chiesa è opera di Borromini ed è nota la rivalità tra Bernini e Borromini, tuttavia il fatto che Bernini disegnò tale statua in questa posa proprio per prendere in giro il rivale è probabilmente una leggenda in quanto i lavori diretti da Borromini per realizzare la chiesa furono eseguiti dopo la realizzazione della fontana, tra il 1653 ed il 1657, seppur quasi contemporaneamente.
La fontana dei 4 fiumi con l'obelisco agonale; a sinistra il Mar della Plata e a destra il Gange.
[Panoramica ottenuta con proiezione Mercatore Trasverso]
Sul basamento dell'obelisco sono incise alcune epigrafi:
INNOCENTIUS DECIMUS PONT(ifex) MAX(imus)
NATALI DOMO PAMPHILIA
OPERE CULTUQ(ue) AMPLIFICATA
LIBERATAQ(ue) INOPPORTUNIS AEDIFICIIS AGONALI AREA
FORUM URBIS CELEBERRIMUM
MULTIPLICI MAIESTATIS INCREMENTO
NOBILITAVIT.
Innocenzo Decimo Pontefice Massimo
nato nella famiglia Pamphilj
(dopo aver) ampliato con lavori e luoghi di culto
e liberato dagli inopportuni edifici l'area agonale,
arricchì
il celebre foro dell'urbe
con molte magnifiche strutture
A fianco alla chiesa di S.Agnese in Agone, la famiglia Pamphilj fece costruire circa tra il 1644 ed il 1650 il Palazzo Pamphilj su progetto di Girolamo Rainaldi; la piazza, abbellita dalle fontane e ripulita dagli inopportuni edifici di cui parla l'iscrizione precedente, divenne una sorta di cortile privato del palazzo.
Fontana di piazza della Rotonda
Realizzata sotto papa Gregorio XIII da Giacomo della Porta nel 1575 ed alimentata dall'acqua Virgo, è situata nella omonima piazza, di fronte al Pantheon.
Vedi anche: Obelisco del Pantheon.
Nel 1711 Clemente XI la dotò dell'obelisco ed innalzò ed allargò l'originario podio a tre scalini; eliminò l'originario catino sostituendolo col gruppo di rocce e delfini che sorregge l'obelisco.
La fontana in travertino si compone di un gruppo monumentale principale, costituito da un basamento curvilineo a cui si appoggiano delle rocce e 4 delfini da cui sgorga l'acqua; tale gruppo funge da basamento dell'obelisco; sui fianchi del basamento trovano posto le targhe commemorative e gli stemmi nobiliari papalini.
Su una targa l'epigrafe riporta:
Clemens XI
Pont. Max.
Fontis et Fori
ornamento
anno Sal.
MDCCXI
pontif. XI
Clemente XI Pontefice Massimo
(fece costruire questa) fontana e foro
ad ornamento (della piazza)
nell'anno della (cristiana) salvezza 1711
undecimo (suo anno) di pontificato.
Sotto ad uno dei due stemmi di Clemente XI è inciso:
Restaurata anno domini MDCCCIV
Restaurata nell'anno del Signore 1804
e sotto all'altro stemma:
S.P.Q.R. restaurata 1880
All'interno della bella vasca mistilinea in marmo rosso scuro si trovano altri 4 piccoli gruppi monumentali, ognuno composto da due delfini, un mascherone dalla cui bocca sgorga acqua e, sul retro del mascherone rivolta verso il centro della vasca, un'aquila con la testa di scimmia.
La fontana di piazza della Rotonda con il suo obelisco; in primo piano uno dei gruppi monumentali secondari col mascherone e i due delfini.
Transverse Mercator Projection
Lo stemma pontificio di papa Clemente XI sulla fontana della Rotonda, al Pantheon; lo stesso è replicato sul lato opposto del basamento
Uno dei quattro delfini che abbelliscono la fontana del Pantheon; sullo sfondo si riconosce il portico del Pantheon.
Fontana di piazza dell'Ara Coeli
Realizzata nel 1589 da Andrea Brasca, Pietreo Gucci e Pace Naldini su disegno di Giacomo Della Porta; la vasca inferiore ha una forma approssimativamente ovale; originariamente la fontana era posta su due gradini che seguivano le linee della vasca inferiore e l'acqua dalla vasca inferiore tracimava raccogliendosi in un canaletto.
Papa Alessandro VII (1655-1667) fece aggiungere sulla cima della fontana, tra i putti, il trimonzio, simbolo araldico della famiglia Chigi.
Papa Clemente XI ad inizio 1700 fece togliere i gradini ed il canaletto con l'ampia vasca di raccolta inferiore.
Le colonnette collegate da sbarre in ferro furono aggiunte probabilmente ad opera dell'architetto Giambattista Contini.
Originariamente era collocata in una vera piazza di cui restano ora solo due lati in conseguenza degli sventramenti per la realizzazione del monumento al Milite Ignoto e della via del Mare.
Fontana della Pigna
La fontana della Pigna è una piccola elegante fontanella situata in piazza S. Marco realizzata nel 1927 da Pietro Lombardi; richiama il simbolo del Rione in cui si trova, il rione Pigna appunto, che prende il nome dal ritrovamente della enorme pigna di epoca romana che ora si trova in un cortile all'interno del Vaticano.
Fontana del Mondo o della Farnesina
vedi Foro Italico: palazzo della Farnesina
La fontana con la sfera grande di Arnaldo Pomodoro.
Il monumento di diametro 350 centimetri, si trova nel piazzale della Farnesina, di fronte al palazzo della Farnesina sede del Ministero degli Affari Esteri, al Foro Italico.
Il monumento sferico, realizzata da Arnaldo Pomodoro nel 1966-1967, galleggia all’interno di una vasca quadrata dal bordo rettilineo, in parte contornata da una seconda vasca sempre rettilinea, lievemente più bassa.
Inizialmente realizzata per l’Expò di Montreal del 1967 e successivamente qui trasferita è la prima opera di grandi dimensioni di Pomodoro.
La perfetta sfericità viene interrotta dallo squarcio che, comunicando un senso di inquietudine, mostra al suo interno grovigli e oscuri meccanismi tragica metafora delle contraddizioni della storia attuale e delle tensioni che si generano per il loro superamento.